Donati Defibrillatori al Comando dei Carabinieri di Lari e al Centro Pastorale di Perignano

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In occasione del 670° dalla nostra fondazione ci fa piacere compiere un gesto di solidarietà donando uno strumento a salvaguardia della vita umana. Consegniamo:

1 defibrillatore a Don Armando da collocare nel Centro pastorale di Perignano;

1 defibrillatore al Maresciallo F. Sorbello del Comando dei Carabinieri di Lari, da usare sulle strade in caso di necessità.

Naturalmente concorderemo con entrambi la necessaria formazione per l’uso del defibrillatori.

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Intervento del Priore Dr.ssa Franca Mencacci

Intervento del Priore Dr.ssa Franca Mencacci:

Buona sera! Grazie a tutti di essere presenti alla nostra festa.
Un saluto da parte dei membri del nostro magistrato e da parte di tutti i nostri volontari.
Molto brevemente vorrei condividere con voi una riflessione sulla nostra Misericordia.
Una premessa:
La prima Misericordia nasce a Firenze nel 1244 e la nostra muove i suoi primi passi nel 1346 e quindi si colloca tra le più antiche della Toscana.
Le Misericordie si diffondono in tutta Italia e in molte parti del mondo. Si ispirano ai Vangelo, si basano su valori cristiani, e fondano le loro attività su azioni di carità e aiuto verso i bisognosi. E’ importante ricordarlo sempre.
E da allora, nel tempo, le Misericordie hanno sempre rappresentato una delle realtà più vive e dinamiche del volontariato.
Mi preme porre l’attenzione su due aspetti significativi che ritengo molto importanti… specialmente nella realtà di oggi.
1 aspetto:
Nell’86 Giovanni Paolo Il, al convegno nazionale dei correttori, dà loro precise consegne per le Misericordie e usa queste testuali parole:
Afferma che “le Misericordie non devono essere solo ambulanze, ma l’impegno deve spaziare dalle antiche alle nuove povertà: culturali, economiche, familiari, sociali come alcolismo, droga, violenza, solitudine, egoismo …”
Questo è un fatto nuovo e importante per le nostre Comunità perché viene indicato alle Misericordie di svolgere un preciso ruolo nel sociale, ruolo che stavano perdendo allontanandosi, in parte, da quelle che erano state nel p’a’ssato le opere di carità e identificando la loro funzione quasi esclusivamente nel soccorso.
Si indica un ruolo a tutto campo “soccorso e carità”.. ambulanze si, ma anche uno sguardo attento ai bisogni che il territorio esprime e nei limiti del possibile Giovanni Paolo II ci ha invitato a farcene carico.
2 aspetto:
Il Santo Padre ha avuto poi una intuizione importante:
Quella di invitarci a far confluire nelle Misericordie sia i valori cristiani sia i valori laici e quindi parla di valori niversali.
Valori basati sulla volontà degli uni e degli altri di fare del bene al prossimo, di essere vicini a coloro che hanno bisogno. E quindi:
Aprirsi ai bisogni del territorio comprendere al proprio interno sia valori cristiani sia valori laici, credo queste siano state due indicazioni di grandissimo valore e ancora più importanti nella società di oggi.
Fatta questa premessa veniamo alla nostra realtà larigiana.
Nell’interessante libro di Ezio Tremolanti e Maurizio Tani — dal titolo,” l’Opera della Misericordia in Lari attraverso sette secoli di storia “— si leggono informazioni di questa natura:
“Nel ’78 viene eletto presidente della Misericordia Dino Martelli ed è un anno di svolta. Intuisce che se la Misericordia vuol funzionare deve coinvolgere tutti i cittadini senza frapporre barriere ideologiche. Qui si consuma una vera frattura con il passato: la matrice cattolica assume un valore di universalità.
I volontari aumentano come numero e si distinguono per grande attività.
Fra loro si trovano il proposto e il sindaco comunista socio onorario, le suore dell’allora ‘Casa dei vecchi’ che garantiscono il servizio di segreteria telefonica, studenti, agricoltori, operai di varia estrazione politica e tutti insieme concorrono a far si che la Misericordia diventi un punto di riferimento per l’intera comunità larigiana e la forza trainante della confraternita.
Questo è stato il momento di svolta della nostra Misericordia” e, aggiungo io, è stato il grande merito di Dino che tutti dobbiamo riconoscergli.
Per 38 anni l’ha poi guidata senza interruzioni facendola crescere e facendole assumere un ruolo di tutto rispetto. Insieme al soccorso è nato nel tempo il telesoccorso come aiuto alle persone sole o in difficoltà, la Protezione civile con il gruppo degli emergentisti e la Libera Università della Misericordia che sta coinvolgendo sempre più persone attraverso conferenze di natura sociale e culturale.
Ma in questi ultimi quattro anni, la crisi economica ha attraversato anche il nostro territorio. C’è stata, da parte della nostra Misericordia, una lettura nuova dei bisogni della popolazione e quindi:
E’ stata organizzata la Banca Alimentare che aiuta in maniera continuativa 25 famiglie di Lari e delle sue frazioni (alcuni dati)
E’ stato organizzato un centro di ascolto antiusura perché il fenomeno ha colpito anche da noi.
Infine come funzione sociale, sono state allestite le Cappelle del Commiato, ma questo non basta, molto resta ancora da fare.
I bisogni della popolazione sono molti e non solo di carattere economico: C’è solitudine, difficoltà a gestire la propria vita, ragazzi lasciati soli davanti al televisore per interi pomeriggi, senza guida alcuna, famiglie rovinate dal gioco e tanto altro…
Il nuovo Magistrato dovrà essere in grado di capire ancora una volta le nuove emergenze e dovrà attrezzarsi per fare la propria parte ed essere utile a coloro che sono in difficolta, secondo quelli che sono i nostri valori.
I nostri volontari sono bravissimi e disponibili e mettono al servizio della Misericordia il loro tempo e le loro energie.
Abbiamo bisogno però anche di nuovi volontari che diano qualche ora del proprio tempo per far fronte a tutte le necessità.
Donare è un atto di vicinanza, di solidarietà, d’amore verso il prossimo, è un gesto cristiano che fa sentire bene anche chi lo compie.
Il nostro magistrato è stato eletto solo dal mese di febbraio, alcune cose sono già state fatte, altre sono in programma con obiettivi ambiziosi… anche nuovi rispetto a quelli del passato perché la nostra realtà è in continuo mutamento e dobbiamo saperci adeguare alle nuove esigenze e andare avanti. Non è possibile fare altrimenti.
L’ambizione più grande comunque è quella di mantenere alto il livello della nostra Misericordia, come lo è stata sino ad ora, e di farla essere sempre di più al servizio della popolazione.
Termino con un invito:
Abbiamo bisogno di volontari – chi può venga a darci una mano –
E non dimentichiamo gli aspetti economici, fondamentali, per raggiungere traguardi importanti: proprio in questi giorni vengono presentate le dichiarazioni dei redditi del 2015 e donare il 5 per mille non costa nulla, solo il disturbo di indicare il nostro codice fiscale nel 730, anche in quello precompilato, o nel 740.
Perciò chiedo a tutti di non tirarsi indietro. Donare Il 5 per mille,o, per la vostra Misericordia rappresenta per noi un aiuto importante, per voi più servizi sul nostro territorio.
Grazie dell’attenzione

Consegna targhe ai volontari con oltre 30 anni di servizio attivo

Consegna di una targa al Cav.Dino Martelli a ricordo per i suoi 38 anni alla guida della nostra Misericordia

Assegniamo una targa in argento al cav. Dino Martelli a ricordo per i suoi 38 anni alla guida della nostra Misericordia con l’affetto e la stima di tutti i confratelli e consorelle.
Con questo dono simbolico intendiamo esprimere tutta la nostra gratitudine per il lavoro da lui svolto con passione e impegno contribuendo a fare della Misericordia un punto di riferimento per l’intera comunità larigiana e la forza trainante della Confraternita.

Consegna di targhe ai Confratelli con più di 30 anni di servizio attivo

Con tutta la nostra gratitudine e riconoscenza per il tempo e le energie dedicate ad aiutare il prossimo nella nostra Misericordia.
Servizio svolto con competenza, professionalità e disponibilità in modo del tutto gratuito.
Siamo consapevoli che i Volontari sono la nostra vera forza e il cuore pulsante dell’associazione. Grazie!
Può darsi che qualche nome possa essere sfuggito. Sono state fatte ricerche d’archivio e sul filo della memoria. Accerteremo meglio e nel caso provvederemo.

Confratelli premiati:

Paquale Ingino
Divo Dal Canto
Guido Nencini
Stefano Nencini
Nicolò Bendinelli
Stefano Cartacci
Salvatore Di Franco
Vinicio Giari
Posarelli Rivo Bacci
Giuseppe Mariottini
Walter Donati
Morando Meini
Carlo Pasqualetti
Giorgio Acerbi
Paolo Coltelli
Antonio Giuntini
Guglielmo Tremolanti
Giorgio Salvadori
Loredana Canneri
Eugenio Guerrieri
Guido Battaglia
Mariella Vanni
Franco Belloni
Brunero Bertini
Renzo Benedetti
Piero Volpi
Agostino Sartini
Rino Mancini
Luciano Ciulli
Damiano Gallo
Ivaldo Barontini
Mario Pugliesi
Antonio Nicolais
Nicola Cestari
Franco Bellucci
Mauro Bellucci
Luigi D’Alonzo
Giuseppe Vassallo
Aldo Ceccanti
Benito Colombini
Alfredo Freschi
Giulio Pierucci
Romano Menichini